Ben ritrovate care lettrici e ben ritrovati cari lettori!
Come state? Dopo la pausa estiva, dove letture in salotto va un po’ in letargo in attesa dell’autunno, siamo tornate! Insieme a noi, ovviamente, un nuovo consiglio di lettura perfetto per questa stagione: “Il filo avvelenato” di Laura Purcell (autrice già apprezzata in “Gli amici silenziosi”) vi saprà tenere con il fiato sospeso nelle giornate autunnali, quando la pioggia leggera cade sulle foglie ormai gialle. Noi l’abbiamo adorato. Perciò oggi vi diamo i nostri famosi “3 buoni motivi” per leggere questo romanzo ambientato in epoca vittoriana a tinte gotiche e dark.
Come sempre, prima la trama.
Gran Bretagna, prima metà dell'Ottocento. Dorothea Truelove è giovane, bella e ricca. Ruth Butterham è giovane, ma povera e consumata da un segreto oscuro e terribile. Un segreto che rischia di condurla alla forca. I loro destini si incrociano alla Oakgate Prison, dove Ruth è rinchiusa in attesa di processo per omicidio e dove Dorothea si dedica ad attività caritatevoli; soprattutto, qui la ragazza trova il luogo ideale per mettere alla prova le neonate teorie della frenologia – secondo cui la forma del cranio di una persona spiega i suoi peggiori crimini – che tanto la appassionano. L'incontro con Ruth fa però sorgere in lei nuovi dubbi, che nessuna scienza è in grado di risolvere: è davvero possibile uccidere una persona usando solo ago e filo? La storia che la prigioniera ha da raccontare – una storia di amarezze e tradimenti, di abiti belli da morire – scuoterà la fede di Dorothea nella razionalità e nel potere della redenzione. Per tutti gli amanti della letteratura gotica, un racconto da brivido dedicato al male celato dietro il volto dell'innocenza.
3 buoni motivi per leggere “Il filo avvelenato”.
- La trama
Se state cercando un libro che vi occupi la mente anche sei momenti più impensabili, ecco, l’avete appena trovato. Difficile definire la trama de “Il filo avvelenato” perché la narrazione procede ad un ritmo costante, facendo passare anche quelli che sono dei veri e propri colpi di scena come “normale amministrazione, rendendo tutto molto cupo e misterioso. Il lettore è talmente preso dalle vicende da non rendersi affatto conto di essere arrivato alla fine (e che fine! Parliamone!) del romanzo.
- I personaggi
Sia Ruth che Dorothea sono personaggi molto complessi e abilmente sfaccettati, tanto da risultare veritieri e assolutamente reali nel contesto storico di riferimento. Rappresentano Luce ed ombra dell’epoca vittoriana, periodo ormai conosciuto non solo per i grandi progressi scientifici ed industriali, ma anche per l’estrema povertà, lo sfruttamento lavorativo e la poca considerazione verso il popolo meno abbiente.
- L’ambientazione
Cupa, claustrofobica, grigia. Il peggio della Londra vittoriana rinchiuso in poche stanze, dietro a salotti tirati a lucido, dove ciò che davvero conta è l’apparenza. Le poche scene ambientate all’esterno sono disperate ed un tantino macabre. La Purcell dimostra anche qui la sua bravura nel caratterizzare ambienti e atmosfere grazie ad un uso ricercato e talvolta poetico delle parole.
In conclusione, consigliamo tantissimo questa lettura. Era da diverso tempo che non trovavamo un romanzo capace di tenerci incollate alle pagine, desiderando di tornare a casa sul nostro divano per poterlo leggere.
Ringraziamo di cuore Libri Mondadori per la copia digitale omaggio e vi consigliamo di continuale a seguire il Review Party sui blog e pagine IG della nostra Bookish Squad del cuore.
A presto e buona lettura!
17 settembre: Ancora un Capitolo
18 settembre: Boogie Bookie
19 settembre: Letture in Salotto
20 settembre: Multiversi Letterari
21 settembre: Secrettwoods
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