Iniziamo con i se: se amate le atmosfere creepy, misteriose e decadenti, se halloween non è solo il 31 di ottobre ma tutto l’anno, se avete un macabro cuore nero che batte più forte quando ascolta una storia di paura, se amate personaggi caparbi ed umani e se nei cimiteri vedete anche voi strane figure ammantate nell’ombra, allora questo romanzo vi piacerà proprio da morire.
Partiamo come sempre dalla trama:
Noemí Taboada riceve una lettera angosciata e delirante da sua cugina Catalina, che ha appena sposato un inglese altolocato e che implora il suo aiuto. E così si reca a High Place, una tetra dimora sperduta tra le montagne del Messico.
Noemí è poco credibile nei panni della crocerossina: è una raffinata debuttante, più adatta ai cocktail party che alle indagini poliziesche, ma è anche caparbia, sveglia, e non si lascia intimorire facilmente: certo non dal marito di Catalina, uno sconosciuto dall’aria sinistra ma intrigante; né dal padre, l’anziano patriarca che sembra particolarmente attratto da lei; e neppure dalla casa, che inizia a invadere i suoi sogni con visioni di sangue e sventure.
Il suo unico alleato in questo luogo inospitale è il più giovane membro della famiglia. Ma forse anche lui ha un oscuro segreto da nascondere.
Mentre dal passato riemergono storie di violenza e follia, Noemí viene lentamente risucchiata in un mondo terrificante e seducente al tempo stesso. Un mondo dal quale potrebbe essere impossibile fuggire.
3 buoni motivi per leggere Mexican Gothic
- Le atmosfere
Come già anticipato, Silvia Moreno-Garcia è stata abilissima nel dipingere un’atmosfera da far accapponare la pelle. Nebbia, una casa isolata fatiscente e putrida, incubi, personaggi inquietanti che seguono quelle che sono “le regole della casa” ancora più inquietanti, cimiteri di famiglia, ritratti e fotografie di persone che non esistono più se non nei sogni della protagonista. Il lettore, grazie alla scrittura descrittiva ed evocativa dell’autrice riesce ad immergersi totalmente nell’aria malata della casa, iniziando ad intuire pian piano insieme alla protagonista, che qualcosa non va.
- Intrattenimento, ma con stile
La narrazione procedere serrata, sono pochissimi i punti più lenti pensati proprio per far riprendere il fiato al lettore. Sembra quasi di guardare un film, con le coperte tirate fin sopra il naso, pronte a coprire gli occhi nei momenti più intesi. Nonostante la velocità degli avvenimenti, l’autrice mantiene uno stile di scrittura pulito, semplice ma ricco, riuscendo ad appagare anche i lettori più esigenti.
- Chi è il cattivone?
Ah, forse a metà libro avrete già capito chi o che cosa è l’oscurità narrata in Mexican Gothic, eppure vi possiamo assicurare che è tutto molto più intricato, come le radici di un albero che scavano il terreno umido in profondità. Cercherete di mettere i puntini sulle i ma, ogni volta dovrete aggiungere diramazioni. Un’oscurità inaspettata e profonda che, se all’inizio non ci aveva convinte, ora ne apprezziamo l’originalità. Anche se siamo ancora qui con un’aria un po’ smarrita a fare congetture.
Un piccolo difetto (ovviamente questa è un’opinione del tutto personale):
Abbiamo trovato il finale un po’ troppo affrettato, avremmo voluto sapere di più sulle vite dei protagonisti. Non possiamo aggiungere altro perché sarebbe spoiler ma, se lo leggerete, parliamone insieme!
Trigger warning: scene violente, ogni tanto qualche parolaccia, racconti di incesti e violenza sessuale.
In conclusione, Mexican Gothic è il libro perfetto da leggere nel periodo pre e post Halloween, non riuscirete a staccarvi dalle pagine e prenderete fiato solo arrivati all’ultima pagina.
Ringraziamo di cuore Libri Mondadori per la lettura in anteprima e la nostra formidabile Bookish Squad per questo nuovo stupendo Review Party! Ovviamente vi consigliamo di seguire tutte le tappe, non ve ne pentirete!
Buona lettura!
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