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Carestia, di Laura Thalassa: il review tour

Dopo Pestilenza, dopo Guerra, finalmente ho incontrato e conosciuto il terzo Cavaliere dell'Apocalisse, Carestia, e ne sono rimasta folgorata.

Come prima cosa, ci tengo a ringraziare tantissimo la casa editrice, Hope Edizioni, per avermi fornito una copia ARC digitale in anteprima.





La trama


Per prima cosa, ecco la trama del romanzo, per entrare nel vivo.


Ana da Silva ha sempre creduto che sarebbe morta giovane, solo che non pensava che sarebbe successo per mano di Carestia, l’essere immortale che cinque anni prima lei aveva salvato. Ammesso che il Cavaliere si ricordi di lei, non sembra però che gliene importi, perché, quando si trovano faccia a faccia per la seconda volta, Carestia ordina che lei venga pugnalata a morte. Ana, però, non muore. La crudeltà è l’occupazione preferita di Carestia e quei bastardi senza Dio di umani la meritano tutta. Il Cavaliere non riesce a dimenticare ciò che gli è stato fatto, finché un fantasma tornato dal passato lo mette all’angolo, giurandogli vendetta per la sofferenza patita di recente. Carestia ne resta affascinato e decide di portare Ana con sé. I due sono attratti l’uno dall’altra, ma restano pur sempre nemici e niente potrà mai cambiare quel fatto. Non una gentilezza, e neppure due. E, decisamente, non qualche notte di passione. È comunque consigliabile che i due riluttanti amanti smettano subito, o ci penserà il Cielo a intervenire.






Le nostre considerazioni


Non è un mistero, io ho amato Pestilenza con tutto il mio cuore, tanto da annoverarlo tra i miei libri preferiti, ma avevo subìto una brutta delusione con la lettura Guerra, che sono riuscita a concludere con fatica. Insomma, ero rimasta scottata dal secondo Cavaliere e temevo che sarebbe potuto accadere anche con Carestia.


Per fortuna, mi sono dovuta ricredere.


Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.

Ho adorato il rapporto tra Ana e Carestia, ho adorato il fatto che, in un certo senso, fossero legati dal momento esatto in cui lei, cinque anni prima dell'inizio del libro, lo ha trovato e lo ha salvato. Infatti, malgrado Carestia, tra tutti, sia il Cavaliere più freddo e scostante, a tratti algido, con Ana, soprattutto dopo un po' di tempo trascorso insieme, si trasforma completamente.


Come se lei riuscisse a tirare fuori il meglio di lui.


Oltre a tutto questo, il libro è super divertente. Sì, perché Ana ha alle spalle un passato da ex prostituta e, in quanto tale, è priva di qualsiasi senso di pudore. Quando si interfaccia con il Cavaliere e sfacciata e sboccata, fa spesso allusioni sessuali che lui ignora in maniera deliberata, e questo restituisce un costante senso quasi cominco.


Come sempre, nel romanzo sono presenti scene crude, violente e disturbanti, ma comunque l'atmosfera non risulta mai asfissiante, proprio grazie al rapporto tra i due protagonisti, che è in grado di alleggerire il tutto.


Conclusioni


In conclusione, ho adorato questo romanzo, i personaggi e soprattutto la scrittura di Laura Thalassa, che scorre con piacere e non rallenta mai il ritmo della narrazione. Sono stata felicissima di aver potuto leggere Carestia in anteprima.

Ma ora la domanda è: quanto dovrò aspettare per Morte?





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