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Dickens, Canto di Natale e Pudding Natalizio

Benvenuti o ben ritrovati cari lettori! È con “gioia e gaudio” tipici del periodo più dolce dell’anno che vorremmo parlarvi di una nuova meravigliosa aggiunta nella nostra libreria: “Canto di Natale” del nostro amato Charles Dickens. Rizzoli insieme a Iacopo Bruno hanno fatto una vera e propria magia di Natale creando un’edizione perfetta, sotto ogni punto di vista. Sarà un articolo un po’ diverso dal solito perché oltre a parlavi di quest’edizione favolosa, ci piacerebbe raccontarvi qualcosa di più su come Dickens ha scritto quello che è diventato il racconto di Natale per eccellenza e anche su come si festeggiasse in Natale in epoca vittoriana.



L’edizione illustrata da Iacopo Bruno, curata graficamente dallo studio The World of Dot ed edita da Rizzoli.

Come vi abbiamo già anticipato, ciò che abbiamo tra le mani, anche in questo momento (perché credeteci, ogni tanto prendiamo il volume dalla libreria per rimirarlo) è un vero gioiellino editoriale. Dickens ne sarebbe stato orgoglioso. Vogliamo farvi venire l’acquolina in bocca: rifiniture in oro, illustrazioni meravigliose, segnalibro in stoffa… Già un lettore farebbe fatica a resistere ma, se aggiungiamo anche una grafica curatissima, una traduzione accurata e un formato maneggevole… diventa davvero impossibile non correre subito in libreria. Quella che è la nostra storia di Natale preferita di sempre ha finalmente una veste da gran galà d’inverno. Un’edizione preziosa, da custodire gelosamente nella propria libreria e da sfogliare e leggere in ogni momento dell’anno. D’altronde “Canto di Natale” fa bene all’anima e questo ci porta a…



Come e quando Dickens ha scritto “Canto di Natale”.

Questo racconto breve pubblicato per la prima volta nel 1843, è il più importante e famoso della serie dei Libri di Natale di Dickens. Oltre ad una storia di redenzione e di amore profondo per questa festa, Canto di Natale è un’aspra critica dell’autore alla società vittoriana, tematica ricorrente in quasi tutte le sue opere. La prima edizione del 43 era semplicemente meravigliosa: dalla copertina rossa con decorazioni oro alle illustrazioni del bravissimo e super richiesto John Leech. Inutile dire che andò letteralmente a ruba. D’ispirazione nella stesura del racconto furono sicuramente gli avvenimenti passati della sua vita, miti, favole e leggende del folklore natalizio e una buona dose di humor inglese. Per chi ancora non la conoscesse ecco la trama.


Tintinnare di monete e frusciare di banconote: solo a questo pensa il vecchio e avaro Ebenezer Scrooge. Ma tutto cambia nella magica e spaventosa notte di Natale quando Scrooge riceve la visita di tre spiriti che lo costringono ad aprire finalmente gli occhi.


Il bellissimo film “Dickens, l’uomo che inventò il Natale” racconta (romanzando) la storia di questo libro. Ciò ci porta a…



Il Natale in epoca vittoriana

Se in epoca Regency il Natale era una festa sentita e festeggiata con garbo, l’epoca vittoriana trasforma questa festività in un tripudio di magnificenza, sfarzo e pranzi e cene con veri e propri menù delle feste. Il primo cambiamento visivo è sicuramente l’arrivo nelle case dell’albero di Natale, diventato “di moda” dopo che nel palazzo reale Alberto, principe consorte, porta questa tradizione direttamente dalla Germania. La preparazione dell’albero iniziava settimane prima con la creazione di addobbi adatti sia ad esso che a tutta la casa. Se prima del 1880 le decorazioni erano casuali, dal 1881 iniziano ad esserci delle vere e proprie indicazioni su come decorare l’abitazione con agrifoglio fresco, vischio, nastri e carta. Come dicevamo prima, il Natale arriva anche in tavola con ricette sempre più tipiche di questo periodo, come il Pudding Natalizio, tacchino al forno, carni varie e biscotti speziati. In ogni caso, siamo tutti d’accordo nell’affermare che Dickens aiutò a consolidare quelle che sono le tradizioni natalizie arrivate fino ad oggi grazie ai suoi racconti di Natale, dove mette in luce anche che non per tutti il Natale era un giorno di Festa ma significava solo un pasto leggermente più abbondante e la famiglia riunita per qualche ora in casa.



Speriamo, cari lettori, che questo breve articolo sia stato una lettura piacevole. Vi Lasciamo qui di seguito, il link per fare vostra la bellissima edizione Rizzoli, che ringraziamo di cuore per la copia omaggio.



Buone Feste!

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