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"Infanzia" di Tove Ditlevsen, il primo libro della "trilogia di Copenaghen" finalmente in Italia.

Ben ritrovatə readers! La primavera è finalmente arrivata, anche se le temperature sono ancora piuttosto rigide, almeno nella nostra città. Ci sembra quindi il momento perfetto per presentarvi questa nuova uscita Fazi Editore, dal sapore di una primavera ancora fredda, quasi riluttante e timida. “Infanzia” di Tove Ditlevsen arriva finalmente in Italia il 24 marzo e, siamo sicure, riuscirà a conquistare tantissimi lettori. Si tratta del primo dei tre romanzi autobiografici della famosissima poetessa e scrittrice Danese ed è diventata, ad oggi, una delle nostre più belle letture del 2022.



Intanto la trama!

La piccola Tove vive con i genitori e il fratello maggiore in un quartiere operaio di Copenaghen. Il padre, uomo schivo dalle simpatie socialiste, si barcamena passando da un impiego saltuario all’altro. La madre è distante, irascibile e piena di risentimento: non è facile prevedere i suoi stati d’animo e soddisfare i suoi desideri. A scuola Tove si tiene in disparte, dentro di sé è convinta di essere incapace di stabilire veri rapporti con i coetanei; fa però amicizia con la selvaggia Ruth, una bambina del suo quartiere che la inizia ai segreti degli adulti. Eppure anche con lei Tove indossa una maschera, non si svela né all’amica né a nessun altro. La verità è che desidera soltanto scrivere poesie: le custodisce in un album gelosamente nascosto, soprattutto da quando il padre le ha detto che le donne non possono essere scrittrici. Sempre più chiara, in Tove, è la sensazione di trovarsi fuori posto: la sua capacità di osservazione, lucida, inesorabile, ma al tempo stesso sensibilissima, le fa apparire estranea l’infanzia che sta vivendo, come se fosse stata pensata per un’altra bambina. Le sta stretta, quest’infanzia, eppure comincerà a rimpiangerla nell’attimo stesso in cui se la lascerà alle spalle.


Il nostro parere

Se i libri si degustassero come cibo, questa prima parte della vita di Tove Ditlevsen, avrebbe un sapore dolce amaro. Non può essere certamente un’infanzia idilliaca quella di una bambina che fin da subito capisce di non poter mostrare chi è veramente. È terribilmente sconcertante sapere che non si verrà mai accettati e men che meno compresi. Tove però combatte a modo suo e non rinuncerà mai ai suoi sogni: li custodisce in poesie lontane dagli occhi distanti di suo padre e di sua madre, dalla esuberanza della sua amica Ruth e dall’incomprensione della sua amata nonna.

Sono anni duri, segnati da una povertà mai devastante ma sempre pressante. Le piccole spalle di Tove, che si auto considera bruttina e non degna di amore, sopportano lo scherno della sua stessa famiglia con coraggio. Sospettiamo però, che tutte queste cicatrici torneranno a fare male nei prossimi libri che compongono “La Trilogia di Copenaghen”, “Youth” e “Dependency”.


La scrittura della Ditlevsen è cruda e poetica allo stesso tempo. Le 150 pagine di questa prima piccola parte scorrono velocemente, si depositano nell’animo del lettore con facilità ma senza dolcezza, come dei macigni.


Vi consigliamo caldamente questo libro, vi farà conoscere intimamente una delle figure più importanti della letteratura del 900 oltre che al contesto storico dell’epoca, che fa sempre da contorno a tutte le vicende che la piccola Tove si troverà ad affrontare.

Ringraziamo tantissimo la casa editrice Fazi per aver finalmente portato in Italia questo gioiello, permettendoci anche di leggerlo in anteprima.


Buona lettura!

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