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Jacu di Paolo Pintacuda: un piccolo romanzo potente.

In un piccolo villaggio della Sicilia arriva la guerra. Un villaggio arcaico, quasi primitivo, lasciato indietro dal tempo e dimenticato dagli uomini viene scosso dal primo conflitto mondiale. Una lettura che in questi giorni, ci sembra crudelmente attuale, ma che nonostante ciò consigliamo con tutto il cuore.



Ecco la trama:

Negli ultimi giorni del 1899, la misera quiete di Scurovalle, grumo di case su di un anonimo monte siciliano, è turbata da un incredibile evento: Vittoria, ventidue anni e già vedova, partorisce l’ultimo settimino del secolo, un bambino che, secondo le credenze popolari, avrà poteri curativi e magici e sarà in grado di assistere qualsiasi sventurato. Sebbene Vittoria tenti di assicurare a suo figlio un’infanzia normale, sin dalla tenera età il piccolo Jacu dimostra di possedere un dono prodigioso, diventando un punto di riferimento per tutti i compaesani. Anni dopo, però, gli effetti della guerra raggiungono perfino la sperduta comunità di Scurovalle, riempiendo i cuori di paura, diffidenza e rancore. Jacu, che per un errore dell’anagrafe non viene spedito al fronte insieme ai suoi coetanei, vede il proprio paese natale voltargli le spalle. Inizia così un periodo di profonda solitudine e di crudeli angherie, a cui Jacu decide di mettere fine arruolandosi volontario. Ma la guerra non risparmia nessuno e né Jacu né la sua amata Scurovalle saranno mai più gli stessi.


La nostra opinione.

Pintacuda, con il suo stile di scrittura coinciso, peculiare ed originale è riuscito a trascinarci nell’immaginaria Scurovalle facendoci carico di una realtà dolorosa, di una guerra visibile ed invisibile.


Abbiamo avuto il piacere di conoscere un protagonista dal cuore puro, generoso, profondamente legato alla sua terra. Jacu vi entrerà nel cuore per non uscirne più.

La bellezza di questo romanzo risiede inoltre nella vastissima quantità di sfaccettature che l’autore dona all’animo umano. La generosità, la freddezza e spietatezza che la guerra instilla nei cuori, la perfidia e la scaltrezza, l’ambizione, ma anche l’amore, quello puro e ancestrale. Molto interessanti inoltre, sono i continui riferimenti a superstizioni e credenze popolari, che fanno da contorno al coraggioso Jacu.


La lettura procede scorrevole e fluida, lasciando però segni del passaggio di ogni parola nella mente lasciando al lettore una consapevolezza nuova alla conclusione del romanzo.

Amiamo molto i libri ambientati nella prima guerra mondiale, libri che sanno fare anche informazione, che ci raccontano storie che non vorremmo mai che si ripetessero, ma che nonostante lo scorrere del tempo non sbiadiscono mai.


Ringraziamo di cuore la casa editrice Fazi per questa lettura in anteprima e vi esortiamo ad aggiungere il prima possibile “Jacu” nella vostra libreria.


Buona lettura!

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