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“L’estate in cui fiorirono le fragole”: un libro coccola estivo

Ciao Readers! Come state? Oggi ci piacerebbe parlarvi di una delle nostre ultime letture che ci ha rubato il cuore. Quando si pensa ai libri “cozy”, la prima cosa che ci viene in mente prepotentemente è AUTUNNO. Siamo felicissime nell’annunciarvi quindi, che esiste anche la versione estiva. “L’estate in cui fiorirono le fragole” è infatti, il libro coccola estivo perfetto! Anna Bonacina ha scritto un romanzo che è quasi sospeso nel tempo, dal sapore vintage di estati passate.


Come sempre, prima la trama.

Sembra un'estate come tante nel piccolo borgo di Tigliobianco: le vecchiette si impicciano degli affari di tutti, i bambini scorrazzano selvaggi, le signore del Club del Libro infastidiscono la bibliotecaria... Ma ecco che Villa Edera, la dimora vittoriana in fondo al paese, viene affittata per qualche settimana da Priscilla Greenwood, scrittrice di romanzi rosa di grandissimo successo in crisi d'ispirazione, a caccia di tranquillità e anonimato, per trovare il modo di liberarsi di Calliope del Topazio, la sua smielata e ardente protagonista. Le cose a Tigliobianco, però, non vanno come Priscilla si aspetta: comari in guerra, gatti scomparsi, ragazzine che sognano di diventare detective, lettere trafugate, un mitico quaderno di ricette, smarrito da anni, che contiene il segreto della torta più buona del mondo, la Suprema, per non parlare della Gara Fragolina, che si svolge ogni anno l'ultima domenica di luglio e in cui tutto il paese si sfida a colpi di torte di fragole. E poi Cesare Burello, il chirurgo plastico in vacanza nel paese natio... È così che Priscilla si trova immersa nel mezzo di un vero e proprio cliché da romanzo rosa. Cosa fare? Fuggire a gambe levate o dare una chance a Cesare che sembra la copia carbone di Roger MacMillan, l'affascinante protagonista dell'Harmony che lei ha scritto? Fra picnic notturni, complotti e una caccia al tesoro squisitamente letteraria, Priscilla si troverà finalmente a fare i conti con la domanda che la tormenta da sempre: davvero la vita reale non può essere come un romanzo? E, intanto, che fine avrà fatto la leggendaria ricetta della Suprema, la torta più buona del mondo, scomparsa nel nulla trent'anni prima e il cui destino sembra legato a quello di Cesare?



Il nostro parere.

Tigliobianco, il paesino immaginario dove nell’arco di un’estate succede di tutto e di più, ci ha rubato il cuore. Così come Villa Edera, la dimora vittoriana dove passerà le vacanze la nostra Priscilla e tutti gli abitanti di Tigliobianco. E di varietà umana ce n’è tantissima: le tre comari, la dolce bibliotecaria, le signore del club del libro (Buuuuu! Antipatiche), l’intelligente Agata, le due nemiche/amiche Elvira e Agnese e chi più ne ha, più ne metta. C’è anche una storia d’amore (non spicy) che saprà veramente emozionarvi.


Leggendo questo libro, che scorre meravigliosamente come un bicchiere di tè freddo (al limone), ci siamo ritrovate a ridere, piangere ed a passare ore spensierate. Vogliamo assolutamente tornare a Tigliobianco, incontrare nuovamente tutti i personaggi che per il lettore, diventano quasi una grande famiglia. In più ora, vogliamo assolutamente assaggiare “La Suprema”, una torta di fragole leggendaria.


Ora ci rivolgiamo direttamente all'autrice: "cara Anna, sappi che leggeremo tutto ciò che uscirà dalla tua penna, perché abbiamo capito che le tue storie fanno STARE BENE". E questa, cari readers, è vera magia.


Ringraziamo Sperling & Kupfer per la fiducia e la copia omaggio e vi auguriamo...

Buona Lettura!


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