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Le streghe della foresta di Pendle.

Ben ritrovat* readers, entrate insieme a noi nell’antica foresta di Pendle.


È nel 1612 che viene scritta una delle pagine più cruente ed oscure della storia inglese. Siamo nel selvaggio e remoto Lancashire, Inghilterra del nord: due anziane matriarche sono conosciute e temute per la loro reputazione di streghe, praticano la stregoneria e tramandano le arti oscure alla loro stirpe. Elizabeth Southerns e Anne Whittle sono le fattucchiere più famose della foresta e le capostipiti di due famiglie costantemente in lotta tra di loro.

Demdike e Chattox, questi i soprannomi delle due streghe, a causa dell’estrema povertà ed ignoranza e dell’ambiente violento e malsano in cui sono cresciute, erano fermamente convinte dei loro poteri e dell'inconfutabilità delle magie praticate.


Quella della “strega del villaggio” pur essendo una figura disprezzata, era un’istituzione ben riconosciuta ed ampiamente utilizzata dagli abitanti, per togliere (o lanciare) il malocchio, avidità o malie varie. La situazione cambiò quando ascese al trono Enrico I, autore del famigerato “Daemonologie”, per poi precipitare in un vortice di violenza con l’emanazione del “Witchcraft Act”. Si aprirono innumerevoli processi ed i giudici che erano in cerca di vittime per ottenere il consenso del re, emanarono severissime sentenze.



Con questo breve ed accurato saggio, conoscerete questa storia che affascina e orripila allo stesso tempo. Michela Alessandroni ha svolto un lavoro magistralmente certosino, tra antichi documenti, processi e libri storici, per ricostruire una storia che merita di essere costantemente ricordata. In Inghilterra in realtà, soprattutto in quelle terre, non è mai stata dimenticata: festival, negozi e percorsi culturali raccontano ancora oggi le atrocità perpetrate nell’estate del 1912. Abbiamo davvero apprezzato l’imparzialità con cui l’autrice porta all’attenzione del lettore questa triste vicenda, facendoci conoscere due donne e le loro discendenti per quelle che sono, senza risparmiare i particolari più cruenti dei processi.


L’edizione è inoltre davvero curatissima, corredata da immagini, schemi e mappe. Da FlowerEd d’altronde, la qualità dei contenuti è all’ordine del giorno. Super consigliata!


Buona lettura!

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