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Sangue e cenere: il review party



Buon pomeriggio, car* lettor*! Oggi siamo entusiaste di parlarvi di una delle nostre ultime letture in anteprima: "Sangue e cenere", di Jennifer L. Armentrout, edito da Harper Collins, che ringraziamo per averci omaggiate di una copia digitale.


Ormai, tra booktok e bookstagram, tutt* hanno sentito parlare di questo romanzo, e noi non facevamo eccezione, anzi, eravamo tra coloro che lo aspettavano con ansia. La domanda a cui proveremo a rispondere è: valeva l'hype generato?



Sangue e cenere: la trama


UNA FANCIULLA... Scelta dalla nascita per dare vita a una nuova era, Poppy non è mai stata padrona della propria vita. La sua è un’esistenza solitaria, in cui tutto le è proibito: nessuno può guardarla, né toccarla o rivolgerle la parola. Non è nemmeno libera di usare il proprio dono… Può solo aspettare il giorno della sua Ascensione, chiedendosi che cosa accadrà, mentre preferirebbe di gran lunga stare con le guardie, a combattere il male che ha distrutto la sua famiglia. Ma lei, la Vergine, non ha mai potuto decidere per se stessa.


UN DOVERE… Il futuro del regno è sulle sue spalle, anche se lei quel fardello non lo ha mai voluto. Perché anche la Vergine ha un cuore, un’anima, dei desideri. E quando nella sua vita entra Hawke, la guardia incaricata di proteggerla e sorvegliarla, il destino e il dovere si intrecciano inesorabilmente con il desiderio. Quel giovane dagli occhi dorati alimenta la sua rabbia, la spinge a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto, la sfida a provare sensazioni nuove e inesplorate.


UN REGNO... Abbandonato dagli dei e temuto dai mortali, un nuovo regno sta risorgendo dalle ceneri. Determinato a riprendersi ciò che gli spetta, l’Oscuro avanza assetato di vendetta. Ma più l’ombra del male si avvicina, più il confine tra ciò che è giusto o sbagliato diventa sottile. E quando la trama insanguinata che tiene insieme il suo mondo inizia a sfaldarsi, Poppy non rischia soltanto di essere ritenuta indegna dagli dei, ma anche di perdere il proprio cuore e la sua stessa vita.


Sangue e cenere: vale l'hype che ha generato?


Vogliamo essere oneste con voi, la risposta breve è: no. Secondo noi non regge le aspettative che vi sono state create attorno. Ma ora passiamo a una recensione un po' più completa in cui proveremo a spiegarvi le ragioni dietro a questa risposta.


Premessa doverosa: Sofia è un'editor, legge libri per lavoro, corregge libri per lavoro, e spesso il suo "occhio da professionista del settore" le fa percepire più dettagli disturbanti rispetto a quelli che potrebbe cogliere un normale lettor*. Non significa che chi ha amato questo libro non capisca nulla di letteratura, anzi, siamo sempre le prime a dire che i gusti personali sono sacrosanti.


"Sangue e cenere" si apre con un primo capitolo "spiegone". La Armentrout nel giro di pochissime pagine tenta di spiegarci tutto sul worldbuilding del romanzo, sul passato dei personaggi principali e sul passato del mondo in cui vivono. Peccato che, oltre a rendere noioso l'incipit (e anche buona parte del primo 30-40%), non sia riuscita a farci capire qualcosa per davvero.


Anche se spiega ogni cosa nei minimi dettagli, rendendo piuttosto lenta la narrazione e noiosa la lettura, nulla è chiaro. Difatti alcune risposte arrivano solo alla fine del romanzo e altre arriveranno nei successivi volumi (giustamente, trattandosi di una saga). Dunque viene spontaneo chiedersi: perché? Perché ammorbare i lettori con spiegoni infiniti quando ciò che si dovrebbe fare è inserire dettagli e indizi in corso d'opera?


Secondo noi - soprattutto secondo Sofia - perché l'autrice non ha saputo gestire a dovere un mondo fantasy. Fino a ora, Jennifer L. Armentrout ha pubblicato decine di romanzi fantasy, ma tutti ambientati nel nostro mondo, ai giorni nostri. Dunque, non ha mai dovuto fare la fatica di far capire ai lettori dove si svolgesse l'azione. Invece, per "Sangue e cenere" è tutto diverso. E noi crediamo che l'autrice non sia stata in grado costruire un'ambientazione abbastanza efficace da passare ai lettori senza spiegazioni continue.


Le nostre considerazioni


Per fortuna, da poco prima della metà, il libro parte e si fa decisamente più avvincente, soprattutto per la presenza costante di Hawke e per il rapporto tra lui e Poppy. Le dinamiche tra i due personaggi principali sono ben scritte e ben gestite e sono le uniche cose che salvano questo romanzo.


Un altro punto positivo di "Sangue e cenere" è la protagonista, nonché voce narrante, ovvero Penellaphe "Poppy" Balfour, la Vergine e la Prescelta. Mi raccomando, ricordate questi due epiteti, perché Poppy li ripeterà circa ogni due pagine, fino allo sfinimento, come se già non fosse chiaro dalla quarta di copertina o dai primi capitoli.


Malgrado la ripetitività, Poppy è una protagnista che sa quello che vuole e che non si arrende mai del tutto a quello che dovrebbe essere il suo destino. Ci è piaciuto il fatto che, pur essendo molto giovane, faccia di tutto per ritagliarsi dei momenti per sé e per quello che ama fare. Ebbene, Poppy continua a essere un ottimo personaggio e un'ottima protagonista per tutto "Sangue e cenere".


Visto che vorremmo evitare spoiler per chi ancora non ha avuto modo di leggerlo, ci fermiamo qui con la recensione. Crediamo di avervi dato elementi a sufficienza, oltre a quelli che già avevate, per decidere se valga la pena leggerlo o meno.


Conclusioni


In sostanza, "Sangue e cenere" sì o no?


Per noi è stato un sì. Malgrado l'inizio lento e accidentato, è un libro che merita e che noi abbiamo valutato quattro stelline. Quindi, se vi piace il genere, se vi piace un po' di romance nei fantasy e se vi piace qualche scena spicy, non fatevi scoraggiare dall'inizio e proseguite con la lettura. Non ne ve pentirete.


E il finale... Ah, ragazz*. Il finale è una vera bomba. Non vediamo l'ora di avere tra le mani il secondo volume.

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