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Sonata d’inverno di Dorothy Edwards

Un piccolo libro prezioso perfetto per chi ama le atmosfere immobili come l’inverno, eppure calde e familiari come un camino acceso. Oggi, care lettrici e cari lettori, ci piacerebbe molto parlavi di “Sonata d’inverno” di Dorothy Edwards, letto in anteprima per Fazi Editore (che ringraziamo per la copia digitale).


Andiamo con ordine, perciò come sempre, ecco la trama:

In un piccolo villaggio della campagna inglese che sa di Jane Austen quanto di Čechov, mentre l’inverno imbianca il paesaggio si dipanano le vicende sentimentali e sociali di una piccola comunità: due sorelle corteggiate a intermittenza, un cugino che non sa cosa fare di sé, una ragazzina ribelle che cerca di evadere da un contesto familiare soffocante, e il forestiero Arnold Nettle, giovane e cagionevole musicista trasferitosi in campagna per fuggire l’inverno cittadino. Le lunghe serate trascorrono tra goffe conversazioni ed esibizioni musicali che sono le sole ad animare la calma che avvolge il paese. Tutti, in cuor loro, aspirano a qualche indefinito mutamento, sperano in un attimo epifanico che possa imprimere alla vita un corso più deciso, ma la voce dei protagonisti rimane in gola, così come il rumore dei passi si perde nel silenzio ovattato dell’inverno.


Il nostro parere.

Sonata d’inverno è l’unico libro integrale della scrittrice Dorothy Edwards. Ed è proprio a causa della vita dell’autrice che assume un’importanza unica e rivela significati intimi nascosti tra le righe. Figura eccentrica degli inizi del ‘900, la Edwards era gallese, socialista e vegetariana. Raggiunse la notorietà grazie alla sua raccolta di racconti “Rhapsody” ma, poco attratta dalla rumorosa e caotica Londra, tornò presto nella sua città natia per dedicarsi completamente alla scrittura. Morì suicida nel 1934, a soli 31 anni.


Il suo unico romanzo è quindi un grido silenzioso, la sua lettera al mondo, per ricordarci la sola condizione che rende simile un essere umano all’altro: la solitudine. In Sonata d’inverno, seguiamo le vite tranquille dei personaggi immersi in un paesaggio invernale, fino all’arrivo della primavera.


Lo stile di scrittura è evocativo e semplice. Con l’utilizzo frequente delle ripetizioni di aggettivi o descrizioni, la Edwards riesce a rendere l’atmosfera ancora più immobile e congelata. Tutto il romanzo è permeato da una dolcezza profonda e una tristezza palpabile e commovente.


Non ci sono personaggi memorabili o degni di nota, ma ciascuno di essi è ben caratterizzato, ricordando al lettore l’importanza dei legami umani

Ciò che abbiamo amato di più sono le bellissime e precise descrizioni della campagna, della natura e della città che piano piano, si adeguano alla vita invernale.

Un romanzo d’atmosfera da leggere consapevoli della storia dell’autrice, nelle fredde serate invernali. Vi aspetta in libreria dal 27 gennaio!


Buona lettura!

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