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“Una donna fuori dal comune”: il cozy mystery regency che stavamo aspettando.

Ben ritrovati readers. Eccoci con un nuovo consiglio libroso vintage! “Una donna fuori dal comune” primo libro di una serie scritta da Darcie Wilde, ci è piaciuto immensamente. Dire che ci ha tenute incollate alle pagine portandoci a desiderare di leggere anche nei momenti meno indicati, sarebbe riduttivo. Ci siamo dovute costringere a leggerlo piano piano, gustando ogni capitolo.



La trama:

Londra, 1812. Figlia di un baronetto, Rosalind Thorne è quasi caduta in rovina dopo che suo padre ha abbandonato la famiglia. Per sopravvivere nell'unico mondo che conosceva, ha iniziato a gestire gli affari di alcune delle donne più influenti della società londinese, che hanno finito per fare affidamento sulla sua intelligenza e discrezione. Quando, quindi, il viziato perdigiorno Jasper Aimesworth viene trovato morto nella sala da ballo più esclusiva di Londra, quella di Almack, Rosalind deve usare le proprie abilità e conoscenze per individuare l'assassino da un elenco di sospetti che include le potenti protettrici di Almack e il suo ex corteggiatore Devon Winterbourne, ora Lord Casselmaine. Divisa tra il suo vecchio amore e una crescente attrazione per uno spacciato detective di Bow Street, Rosalind non deve solo svelare i misteri che circondano la morte di Jasper, ma anche i misteri del proprio stesso cuore...

Quindi ora vi diamo 3 buoni motivi per leggerlo.

La protagonista.

Rosalind Thorne è la perfetta eroina regency con un pizzico di Austen. È indipendente, altruista ed intelligente. Non incarna gli stereotipi imposti alle donne della reggenza, ma rimane comunque perfettamente inserita nella sua epoca. Siamo davvero felici di averla conosciuta, tanto da darci l’impressione di poterla incontrare da un momento all’altro per un tè. Rosalind è vera, autentica ed è davvero facile entrare in sintonia con lei.


Il periodo storico.

La reggenza inglese in tutto il suo splendore, proprio per illuminare anche tutto ciò che di c'era di sbagliato. Giri di scommesse, inviti esclusivi, circoli di persone che potevano decidere la sorte dell'intera società, il Ton, le ipocrisie, l'etichetta da osservare in ogni occasione ed a qualunque costo. Questo romanzo ci insegna che non è tutto oro quel che luccica, in tutti i sensi.


La trama.

La scrittura della Wilde ci accompagna in quasi 430 pagine con fluidità, tanto che si arriva alla fine del libro senza neanche accorgersene. La trama è avvincente ma allo stesso tempo "pacata" come si confà ad un romanzo che potrebbe essere stato scritto proprio in quel periodo (unica inesattezza? Il valzer, soprattutto in Inghilterra, è arrivato molto dopo e con qualche aggiustamento perché considerato scandaloso).

In conclusione, Vintage Editore non sbaglia mai un colpo, portando in Italia questa nuova serie che speriamo abbia sempre più successo perchè lo merita davvero. 4 Stelline!


Buona lettura!

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