Ciao a tutti lettori, benvenuti o ben ritrovati. Oggi ci piacerebbe tanto parlarvi del secondo, esplosivo volume di una saga che è riuscita ad incantarci ed a rubarci il cuore. Il libro parte riprendendo le fila del racconto esattamente dove lo avevamo lasciato in Tenebre ed Ossa (qui il link alla nostra recensione).
Ecco quindi un piccolo recap con anche la trama in breve:
Ricercata per tutto il Mare Vero, perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella Faglia d’Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre per sempre al proprio destino. L’Oscuro infatti, che non solo è sopravvissuto alla Faglia d’Ombra ma ha acquisito anche un terrificante nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka. Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l’aiuto di un alleato imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo paese che, in balia della Faglia d’Ombra, di un re debole e di tiranni rapaci, sta andando rapidamente in pezzi. Per riuscirci, però, l’Evocaluce dovrà scegliere tra l’esercizio del potere e l’amore che pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può affrontare l’imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l’Oscuro vivrà non esisterà libertà per il suo paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.
Il nostro pensiero:
Confermiamo la nostra intenzione di creare monumenti celebrativi per quel geniaccio perverso della Bardugo. Lei, con tutti i suoi libri, ha spalancato porte di regni indimenticabili, aperto portali oscuri con il solo utilizzo d’inchiostro e fantasia. Abbiamo trovato questo volume avvincente quanto il primo: il ritmo è serrato e l’azione procede spedita tranne forse verso metà del libro dove la Bardugo fa prendere il fiato al lettore prima del gigantesco colpo di scena finale. Zia Leigh quindi si riconferma un’abile narratrice, capace di intrecciare fili di ironia, avventura, mistero, luce e tenebre in un arazzo intricato e semplice allo stesso tempo.
La “truppa” di personaggi ingaggiati nel primo libro ha qualche nuova recluta davvero notevole, possiamo dirvi poco perché sarebbe un piccolo spoiler, ma capirete le potenzialità di uno di questi nuovi personaggi già dalle sue prime battute. Alina, la protagonista, subisce una crescita lenta ma costante, arrivando ad una consapevolezza di se ed i suoi poteri verso il finale. Il nostro adorabile Oscuro si “vede” poco, ma la sua presenza è palpabile e decisamente fondamentale in questo volume.
L’ambientazione è in parte nuova nella prima parte del libro: verranno solcati mari ed attraversate terre straniere permettendo al lettore di conoscere qualcosa in più dei territori intorno a Ravka, prima di far ritorno al Piccolo Palazzo.
Non stiamo più nella pelle: finita la lettura non riuscivamo a pensare ad altro che necessitiamo il terzo libro in tempi brevissimi. Perciò cari lettori, se ancora non avete iniziato questa trilogia, fatelo subito. Magia, oscurità, atmosfere russeggiati, personaggi fortemente caratterizzati e scorrevolezza del racconto sono solo alcuni degli aspetti positivi di questa trilogia che, siamo sicure, saprà conquistare il vostro cuore. Adottate un piccolo Oscuro anche voi ed entrate nel Grishaverse per vivere una storia che difficilmente dimenticherete!
Ringraziamo di cuore Libri Mondadori per questa letture in anteprima e vi lasciamo con le prossime tappe di un Review Party imperdibile.
15 gennaio: Marts Into the Books
16 gennaio: Letture in Salotto
17 gennaio: Sofi che legge cose
18 gennaio: Bookie Bookie
19 gennaio: Ancora un capitolo